Ieri oggi e domani si troveranno nelle odierne bacheche online, ovvero i social network, ricordi appassionati, incoraggiamenti e pacche sulle spalle, un invito a ricordarsi di questo mattone angolare della propria esistenza.
Tutte cagate.
C’è solo un fondo di verità: la maturità è il collo dell’imbuto che vi consentirà, una volta finita, di entrare in una vita fatta di scelte e non percorsa da un binario obbligatorio e monodirezionale rappresentato dalla scuola dell’obbligo.
Una volta fuori sarete liberi di scegliere, di non scegliere, di suicidarvi socialmente, di rimettervi a studiare quello che volete, di mandare affanculo i libri e apprendere un mestiere, di realizzare il sogno di andarsene dall’altra parte del mondo a chiedere l’elemosina, di aggiustare i pezzi della propria vita un po’ scegliendo e molto inghiottendo, ma alla fine ottenendo un risultato unico, e non scandito da tappe obbligate e uguali per tutti qual’è la scuola superiore.
La maturità è la liberatoria mandata affanculo del più insopportabile dei doveri, ovvero quello di alzarsi la mattina presto, ingoiarsi 5 ore di lezione, tornare a casa per studiare e tornare la mattina dopo con l’incubo di un’interrogazione a sorpresa o di una versione di greco impossibile da tradurre.
Io la scuola me la sogno ancora, e sono incubi spaventosi.
Tutti dicono che l’ansia di un esame universitario batte qualunque cosa, io dico che di fronte al terrore di un’interrogazione liceale l’esame accademico scolora sino a diventare un disprezzabile fastidio.
Cari maturandi, godetevela, ma non l’esame in sè o l’aria che si respira intorno, perchè non c’è nulla di speciale nell’aria. La maturità regala un titolo di studio che averlo o non averlo è uguale, ma in compenso vi libera dai legacci dell’istituzione scolastica e vi lascia liberi di fare il cazzo che volete, nel bene e nel male, della vostra vita residua.
Dunque in alto i calici, e nessuna ansia, tranne quella che finisca tutto il prima possibile, e possiate uscire da quelle mura in tempo per vivere quella che sarà probabilmente l’estate più lunga della vostra vita.
Che poi, la maturità, la mia maturità me la ricordo benissimo, ma solo perchè c’erano i Mondiali di calcio negli USA, e per colpa degli esami mi sono perso un sacco di partite e pure il carosello dopo Italia Bulgaria perchè il giorno dopo c’era l’orale. Lo scritto, poi un disastro. Il compito di italiano, in cui avevo una inossidabile media del 9, escono temacci banali e indecenti, tra cui questo: “Gli ideali di solidarietà e di pacifica convivenza tra gli uomini esigono che le differenze tra gli individui e quelle tra i popoli vengano riconosciute e rispettate come un irrinunciabile patrimonio civile. Quali allora le origini dei sentimenti di profonda avversione e di invincibile ripulsa che caratterizzano spesso gli odierni rapporti tra differenti comunità nazionali e gruppi etnici diversi?” Ma vi sembra roba? Però il pollo che è dentro di me ci casca con tutte e due le scarpe dentro la banalità e sciorina un tema poco ispirato e buonista, e si becca un 5 e mezzo che la prof. di italiano mi voleva inseguire con un forcone.
Quindi cari maturandi, lasciate stare la storia e la leggenda. Sarà un mese non diverso dall’anno successivo, per quelli di voi che andranno all’università. Sarà un mese come non lo erano stati nei precedenti anni, quando vi ritiravate a fine maggio e passavate 3 mesi e mezzo di vacanza. D’ora in poi l’estate sarà sempre più breve, da cogliere al volo tra una settimana di ferie e una chiusura estiva dell’ateneo o della fabbrica. La vera novità che vi preannuncia la maturità è proprio questa: le vacanze stanno finendo, provate a sommare quelle che vi siete fatte in tutti questi anni, e a 60 anni sommate quelle che vi sarete fatti d’ora in poi, e vedrete che in 40 anni non le raggiungerete.
E questo è troppo triste per gridare al momento storico e allo spartiacque della vostra vita. Perchè la Maturità in fin dei conti è solo il vostro primo mese di giugno privato delle vacanze.
amen.
vado un po’ a piangere, un po’ a consolarmi, poi torno a studiare.
in compenso dopo tutta sta fatica ti sarei liberata della scuola!!! pussa via a studiare adesso!
…io infatti, ricordo bene solo l’estate: un cazzeggiamento filato di 30 giorni, mai più avuto da allora!!
Quanto è vero! Solo ora, dopo nove anni, mi godo un po’ di mare, a causa di un lavoro part-time sottopagato.
Ridiamo pure su questo!
io ricordo bene quanto rosicai di dover essere l’ultima della scuola a dare l’esame… e quell’anno per me l’estate iniziò il 18 luglio 😦
Io sono stato un pioniere dell’esame in 100esimi
Io sono stato il pioniere della terza prova
ma che cazz’è la terza prova, non lo so.
E l’ho pure fatta.
Alla fine sì, la maturità è una roba inutile.
Più precisamente un’inutile perdita di tempo
e, soprattutto, la più grande ingiustizia di tutti i tempi.
Cioè,
tu ti fai un mazzo così per 5 anni e poi tutto il tuo voto si decide in un mesetto?
Per carità, io non ricordo particolari problemi, nel mio caso.
Ma rimane un’ingiustizia.
E’ come giudicare la carriera di Baggio dal calcio di rigore contro il Brasile
o Michael Jordan dall’anno in cui si mise a giocare a baseball
o Tiger Woods per il suo vizietto
o Stanley Kubrick da Spartacus
Insomma
the italian job
[…] se siete venuti qui a leggere, o care anime pazienti, è perché volete dei resoconti. Bè, come qualcuno ha già scritto, sulla maturità (pardon: esame di Stato) ci costruiscono un sacco di bubbole retoriche e menate […]