Le vie del guano sono infinite

25 ottobre 2010

Come già messo agli atti in diversi post addietro, io non amo proprio tutti tutti gli animali che l’evoluzione delle specie ci ha cortesemente messo davanti. Le vespe ti inseguono e pungono, i serpenti d’acqua mordono, gli acari delle foreste appenniniche ti procurano la trombiculosi da farti scartavetrare la pelle, e solo per citare quelle con cui sono stato a contatto negli ultimi mesi.

Ma se vogliamo possiamo aggiungere anche i miei nemici mortali, tipo le anaconde venezuelane, capaci di spezzarti ogni osso e ingoiarti intero salvo digerirti con calma dopo, o i puma di montagna, principali cause dei miei frequenti decessi a Red dead redemption. Ci metto anche lo squalo bianco, terrore dei miei bagni notturni o delle mie nuotate a largo (ma in mezzo al mare mi verrebbe un infarto anche a vedermi guizzare davanti un tonno), e anche i cani randagi che prendono possesso delle assolate marine estive durante gli inverni salentini.

Tutti questi animali hanno in comune, almeno per me, una certa pericolosità mortale, e questo basta a giustificare il mio odio nei loro confronti. Ci sono però altri animali che pericolosi non sono, o certo paura non me ne fanno manco per niente. Eppure vorrei sterminarli seduta stante, con uno schiocco di dita. O un ardere di piume.

L’altro giorno vado a prendere la macchina dal posto-auto dietro casa dopo un paio di settimane. L’immagine che mi balena davanti è da guerriglia urbana. La mia macchina è irriconoscibile. Come se un branco di writers ciechi e privi di gusto ci avesse verniciato sopra. O come se qualche netturbino in rivolta ci avesse spiattellato sopra dei sacchi di immondizia. Il parabrezza, poi, un paesaggio post-industriale colorato a tempera. Ma nessun writer, nessun netturbino, nessun vandalo di turno. La mia macchina era solo e chiaramente ricoperta da ettogrammi di guano di piccione.

Ora, è un rischio da calcolare che la vostra macchina, parcheggiata sotto una grondaia o sotto un palo o sotto qualsiasi cosa tendano a posarsi quei lerci volatili, possa essere scambiata da loro per un cesso chimico. Ma se sopra la vostra macchina non c’è nulla a distanza di 5 metri, posso capire una, due, tre, cinque merde di piccione viaggiatore isolate, ma non posso concepire la genesi di quella smitragliata di guano che ha reso rottamabile la mia auto. In altre parole, dannazione, come possono tanti piccioni cacare su una macchina se non possono poggiarsi su nulla che sia almeno lievemente sovra-posizionato per fare centro? Leggi il seguito di questo post »